Mercoledì 1° ottobre, la comunità delle Suore di Maria di Schoenstatt ha inaugurato il suo anno giubilare, dando inizio al cammino verso il centenario. Con grande gioia e sorpresa di tutti, un gruppo di Suore ha potuto celebrare questa inaugurazione insieme a Papa Leone XIV.
La Divina Provvidenza ha permesso alle Suore del Santuario Cor Ecclesiae di Roma di trovarsi vicino all’altare durante l’udienza generale. Suor M. Clades Schwengber ha avuto inaspettatamente l’opportunità di salutare il Papa e di rappresentare davanti a lui l’intero Istituto.

In attesa di un ingresso
L’incontro raffigurato nella foto può essere visto come un segno della Provvidenza. Le Suore di Maria, che vivono a Roma, avevano chiesto di partecipare all’Udienza Generale per rappresentare l’Istituto e salutare il Papa nel giorno della sua fondazione.
La loro richiesta è stata accolta e hanno ricevuto i biglietti per sedersi alla sinistra dell’altare. Questa area è riservata a coloro che hanno un motivo speciale per partecipare e prendere parte più attivamente all’evento. Nonostante si tratti di una posizione privilegiata, coloro che siedono a sinistra, come le Suore, non hanno la possibilità di salutare personalmente il Papa. Al contrario, i partecipanti seduti a destra formano delle file per prendere parte al cosiddetto “baciamano” e hanno l’opportunità di incontrarlo di persona, offrirgli doni e rivolgergli qualche parola di saluto.
Tuttavia, poco prima dell’udienza, la Beata Madre aveva in serbo per loro una sorpresa.

Puoi incontrare il Papa oggi?
Parallelamente alla richiesta delle Suore, un membro brasiliano della Lega della Famiglia di Schoenstatt, Vinicius Kattah, ha ricevuto dei biglietti per il “lato destro”, cioè per l’incontro personale con il Papa. Vinicius ha ottenuto tre biglietti per stare sul lato destro dell’altare. È un musicista a Vienna e si trovava a Roma per lavorare al Dicastero per i Laici.
Suor M. Clades racconta:
“Aveva richiesto dei biglietti per partecipare all’Udienza Generale insieme a sua moglie e, se possibile, per salutare il Papa. Tuttavia, la risposta arrivò troppo tardi, così sua moglie decise di non andare a Roma. Con grande sorpresa di Vinicius, egli ricevette tre biglietti per il ‘baciamano’, cioè per il saluto personale con il Papa. Poiché sua moglie non era presente, invitò un amico, che prese il secondo biglietto, lasciandogliene uno di scorta. Poco prima dell’udienza, chiamò una delle nostre suore, senza sapere che eravamo lì, che stavamo inaugurando il giubileo del centenario o che avevamo un grande desiderio di salutare il Papa in quel momento a nome di tutte le Suore di Maria nel mondo. Avvennero così due incontri non pianificati. Allora Vinicius chiese alle autorità responsabili dell’incontro se potesse chiamare anche una suora per salutare il Papa, dato che aveva un biglietto in più. E gli fu concesso questo privilegio. Accadde proprio mentre il Papa stava per entrare in piazza con la papamobile, in mezzo a una folla immensa. Potete quindi immaginare l’emozione che improvvisamente e inaspettatamente ci ha travolte”.
Quando ho detto “Schoenstatt”, lui ha sorriso
In questo modo, suor M. Clades arriva sul lato destro dell’altare, partecipa a tutta l’udienza e poi saluta personalmente il Papa a nome del suo Istituto.

«Il primo saluto al Papa consiste nel baciargli la mano e chiedere la sua benedizione. Gli ho detto che ero lì a nome dell’Istituto Secolare delle Sorelle di Maria di Schoenstatt, che proprio quel giorno inaugurava il suo centenario. Gli ho mostrato un cartello con il numero 100 e gli ho spiegato che siamo 1.500 membri consacrati di Schoenstatt provenienti da tutto il mondo, appartenenti all’Istituto Secolare, e che li rappresentavo chiedendo la sua benedizione. Quando ho finito, ha mostrato interesse quando ho pronunciato la parola “Schoenstatt” e ha dato un segno di considerazione, sorridendo, come si può vedere nella foto. Quando ho detto “100 anni”, ha nuovamente mostrato un gesto di ammirazione per questo giubileo. Poi ho aperto completamente il cartello, rivelando ulteriori informazioni, anche se non è stato possibile discutere i dettagli che vi avevo scritto. Infine, gli ho detto che preghiamo sempre per le sue intenzioni, che siamo particolarmente impegnate nei santuari di Schoenstatt, che abbiamo una missione per la Chiesa e che, specialmente in questo tempo di tanti conflitti, preghiamo in modo particolare per lui, per la Chiesa e per la pace nel mondo».
L’incontro è stato un dono speciale di apertura per tutto l’Istituto Secolare delle Sorelle di Maria di Schoenstatt, che proprio in quel giorno ha celebrato con entusiasmo, gratitudine e attesa il suo 99º anniversario, nell’attesa delle molte altre sorprese che sicuramente verranno.

Traduzione: Eugenio Minici